Forti dolori alla schiena con irradiazione alla natica, alla fascia laterale o posteriore della coscia, al polpaccio, fino alla fascia laterale o alla pianta del piede. Spesso i dolori sono accompagnati da sensazione di formicolio, diminuzione della sensibilità e debolezza muscolare. Questa è la descrizione classica della sciatica. La causa la più frequente della sciatalgia è l’ernia del disco che comprime la radice nervosa. Tuttavia qualunque processo patologico che coinvolga le radici nervose può esserne responsabile: traumi, tensione della dura madre, artrosi, infiammazione, ecc.
Come risolvere l’ernia del disco e la sciatica?
E’ importante ricordare che un’ernia del disco non è permanente e che può essere risolta con una terapia appropriata. Ricerche recenti mostrano che un trattamento conservativo dovrebbe essere la prima scelta e che i risultati finali sono uguali ai risultati di un intervento chirurgico. Con la chiropratica il 78% dei casi totali di ernie discali risponde egregiamente al trattamento, permettendo un ritorno allo stato di salute precedente al manifestarsi del problema.
Inoltre, studi effettuati con risonanze magnetiche pre e post ciclo di chiropratica, dimostrano che con un trattamento conservativo corretto si può ottenere un riassorbimento, parziale o totale, della lesione.
Quanto tempo ci vorrà per guarire da un’ernia del disco?
Come indicato prima, si può guarire da un’ernia del disco senza intervento! La guarigione naturale è il metodo più adattato per tornare in piena salute. Con il riposo, senza trattamenti, in media occorrono 13,6 mesi per un riassorbimento parziale o totale del disco.
Secondo la nostra esperienza, con le terapie appropriate può essere necessario un periodo fino a due mesi, prima che un disco erniato risulti privo di sintomi di sciatica, benché la maggior parte dei casi si risolva in tempo minore. Dopo questo periodo iniziale sono necessari altri 4 mesi affinché il disco con tutti i suoi legamenti e vasi sanguigni si ripari definitivamente.
Come comportarsi a casa?
Ghiaccio:
Nella fase acuta è consigliata l’applicazione del freddo -e non del caldo– nella zona lombare della schiena, dove nasce la sciatica . Il ghiaccio è il modo migliore di sfiammare velocemente il disco lesionato e il nervo. Si applica il ghiaccio per 15 minuti, poi lo si toglie per un’ora e si ripete. Quest’azione va replicata per i primi giorni finché i dolori cominciano a calmarsi.
Antidolorifici:
Spesso gli antidolorifici a base di paracetamolo e gli antinfiammatori non-steroidei a base di ibuprofene o diclofenac non sono abbastanza potenti per calmare la sciatica e i dolori causati da un’ernia del disco. Anzi, essi hanno un rischio elevato di effetti secondari. Per ulteriori informazioni contattate il vostro medico curante.
Attività fisica:
E’ necessario sospendere completamente per almeno un mese ogni attività di esercizio che si pratica normalmente. Esercizi quali stretching, yoga, pilates, corsa e ciclismo rallentano la guarigione e possono aumentare la lesione del disco già danneggiato.
Camminare
L’unica attività fisica appropriata è la camminata. Il corpo umano è fatto per camminare, e questo è anche l’esercizio migliore in caso di mal di schiena e sciatica. Il modo ottimale è quello di camminare a passo svelto, facendo passi lunghi, muovendo le braccia alternate alle gambe, un po’ come un soldato in marcia. Nella fase acuta, idealmente si dovrebbe camminare per 5-10 minuti ogni ora. Nel periodo in cui non si cammina, è consigliato attenersi alle indicazioni di seguito alle voci ‘postura’ e ‘dormire’. Una volta superata la fase acuta, camminare per 30 minuti ogni giorno è l’attività migliore per mantenere la colonna vertebrale in salute. La regola d’oro è comunque quella di non forzare il corpo, ma di ascoltarlo. Poiché ogni individuo è diverso, non ci sono linee guida che possono calzare alla perfezione per tutti. Se non ve la sentite di camminare ogni ora, non fatelo. Il movimento non deve mai causare un aumento del dolore.
Nuoto
Una volta usciti dalla fase acuta, quando il dolore si è notevolmente ridotto, il nuoto è un’ottima attività per rinforzare la muscolatura della schiena, il che contribuisce a mantenere il disco al suo posto. Iniziare lentamente, senza forzare e senza stancare troppo la muscolatura. Nuotare solo a stile libero/crawl, o a dorso. Non nuotare mai a rana o delfino.
Esercizi di decompressione
Nella fase acuta questi esercizi devono essere fatti con molta cautela: per nessun motivo il dolore deve aumentare eseguendoli. In questo caso occorre una sbarra alta (o una porta) che consenta a tutto il nostro corpo di distendersi, per cui serve che sia superiore alla nostra altezza. Occorre afferrare con la mano la sbarra (o l’angolo superiore della porta) e lasciar andare gradualmente giù il peso del corpo per distendere la schiena. Non serve tirare su le gambe. I piedi continuano a toccare terra.
Per il secondo esercizio serve l’aiuto di un’altra persona. Sdraiati sul letto supini, si chiede a qualcuno di afferrare la gamba che fa male e di fare delle trazioni senza sollevarla dal letto, portando il piede in fuori, con un angolo inferiore ai trenta gradi di abduzione (apertura verso l’esterno) dell’anca. La trazione va eseguita lungo l’asse della gamba, aumentando piano la forza esercitata.
Postura:
Cercate di mantenere la schiena dritta il più possibile. Quanto più eretta è la posizione, tanto più la pressione sui dischi si riduce al minimo. State seduti il meno possibile (meglio stare in piedi o sdraiati, dolore permettendo) e fatelo su una sedia o poltrona che sia stabile, mettendo un piccolo cuscino a livello dell’osso sacro in modo da mantenere una leggera curva in avanti della colonna.
Sollevare pesi:
Nella fase acuta è meglio evitare qualsiasi sforzo! Quando si deve sollevare un oggetto basso, è necessario proteggere il disco usando i muscoli della schiena e delle gambe. Per fare ciò, allontanate i piedi -in modo che siano poco più larghi delle spalle- e flettete leggermente le ginocchia. Spingete il bacino indietro in modo da curvare e contrarre la zona lombare. A questo punto piegate le ginocchia e raccogliete l’oggetto. Estendete poi le ginocchia per sollevarvi. Se infine dovete girarvi, fatelo spostando i piedi. Evitate di ruotare la colonna.
Questa è la corretta tecnica di sollevamento per ogni oggetto, dalla pesante scatola alla matita.
Dormire:
Non c’è una linea guida fissa sulle posizioni ideali da assumere quando si dorme. In generale, la migliore è quella su un fianco, con la testa a livello del bacino (e non piegata in avanti) e con un cuscino sufficientemente alto perché il collo sia dritto e la testa si trovi in mezzo alle spalle. Quando insorgono dolori, però, a seconda delle articolazioni coinvolte, posizioni diverse possono alleviarli: il consiglio migliore che possiamo dare è quindi quello di individuare da sé quella in cui ci si trova meglio.
Una posizione che solitamente aiuta ad alleviare la sciatica è la seguente: sdraiarsi sulla schiena dopo avere posto una sedia davanti a sé; lentamente sollevare le gambe -prima una e poi l’altra- e, tenendo le ginocchia piegate a 90 gradi, appoggiare i piedi sulla sedia. Alcuni pazienti con sciatalgie molto forti possono dormire soltanto assumendo questa posizione.
Inoltre, per permettere un funzionamento ottimale dell’organismo e per ridurre l’infiammazione, è opportuno eliminare gli zuccheri e tutti gli alimenti contenenti zuccheri raffinati. Questi non vanno però sostituiti con dolcificanti artificiali. Evitare anche grassi idrogenati, olio di palma e strutto, che possono aumentare l’infiammazione.
Nutrizione:
Se vogliamo che il nostro corpo guarisca il disco, dobbiamo dargli le sostanze di cui necessita per farlo. La sostanza più importante in questi casi è l’acqua. L’acqua è la benzina dell’organismo e se non è abbastanza i muscoli non potranno sostenere le articolazioni. La quantità ideale è di un litro ogni 25 kg di peso. Mangiare pesce ha molti vantaggi. Il pesce contiene acidi grassi omega 3 e vitamine ad azione anti-infiammatoria.
Alleviare i dolori della sciatica e ernia del disco
Non c’è assolutamente necessario vivere con dolori della sciatica e ernia del disco! Vieni dalla nostra clinica chiropratica di Como o Sondrio e insieme possiamo fare un programma per tornare sulla strada per il benessere.
Prenota il tuo appuntamentoSciatica ed ernia del disco: Le differenze
Sciatica è un termine molto comune per indicare un dolore ad una gamba.
Nell’ottica comune, il dolore sciatico viene spesso ricondotto ad un ernia del disco. Ma la domanda che ci dobbiamo porre è: “la sciatica è sempre causata da un ernia del disco?” la risposta è NO.
Generalmente un disco vertebrale provoca direttamente dolore alla gamba solo in certi casi. Con il passare degli anni è inevitabile che il disco degeneri siccome questo fa parte del processo naturale dell’invecchiamento. Tuttavia la degenerazione discale dovrebbe mantenere una progressione fisiologica normale e non essere velocizzato da un abuso di abitudini strutturali nocive o sbagliate.
Secondo alcune ricerche, i dischi vertebrali sono più soggetti a prolasso proprio tra i venti e i cinquant’anni. Questo intervallo di tempo rappresenta il periodo nel quale si verifica il più grande contenuto di fluidi all’interno del disco. Questo potrebbe portarci a pensare che un disco disidratato sia più sano. Invece no; siccome l’intervallo di tempo tra 20 e i 50 anni è il periodo nel quale facciamo più sforzi, un’idratazione costante del disco è essenziale e necessaria per assorbire al meglio i carichi ed evitare un eventuale collasso del sistema scheletrico vertebrale.
Una revisione sistematica delle ricerche in merito, dimostra che sotto carichi compressivi normali, sia in posizioni erette che piegate, occorrano migliaia di cicli di carico per rompere un disco. Perciò un evento traumatico avvenuto appena prima della comparsa di una sciatalgia è da considerarsi come la “goccia che ha fatto traboccare il vaso”. Quindi, la maggior parte delle attribuzioni di colpa ad eventi causati da ernie del disco sono errate, poiché non scientifiche, e continuano a confermare un modello traumatico d’infortunio che in realtà non esiste nelle normali condizioni di carico umane.
La consapevolezza di avere causato ernie del disco spesso attribuita a eventi quali una caduta, uno “scivolone” o il sollevare pesi al lavoro (e, aggiungerei io, un aggiustamento) ed assume spesso una sostanziale importanza medico-legale, ma secondo la ricerca di King et al. ciò non è quasi mai accurato.
La kinesiologia applicata utilizzata nel Metodo Sanrocco mira ad identificare le interferenze neuro-muscoloscheletriche e ristabilire la funzionalità muscolare secondaria a disfunzioni articolari o sistemiche.
Perché è importante la ricerca della causa
La maggior parte delle persone affette da sciatica si preoccupano (comprensibilmente!) solamente del dolore. E’ molto importante comprendere però che la sciatica ha una moltitudine di cause ben precise, le quali nel tempo portano all’accensione del campanello d’allarme del nostro corpo: il dolore.
Una delle cause più comuni è la mancanza di acqua. Voi vi chiederete come è possibile che la disidratazione possa causare un’ernia o una sciatica. Partiamo dal presupposto che acqua e ossigeno sono le uniche due sostanze nutritive universali per ogni tipo di tessuto del nostro corpo (muscoli, ossa, cervello, fascia, sangue, etc.). Senza acqua e ossigeno tutti i nostri tessuti lavorano e funzionano male: una pianta a cui non date acqua non produrrà mai un bel fogliame ne tantomeno dei bei frutti.
Facciamo un esempio: I muscoli psoas sono gli unici muscoli del nostro corpo a stabilizzare direttamente le vertebre lombari e a mantenere i dischi vertebrali in sede. Questi due muscoli hanno un’innervazione in comune con i reni quindi se non si stimolano i reni bevendo, l’impulso neurologico a questi due muscoli di stabilizzazione non sarà ottimale.
Con il Metodo Sanrocco riusciamo ad capire se il paziente è carente in acqua o se il suo corpo non riesce a metabolizzare o utilizzare l’acqua nel modo più efficiente. Un’altra delle cause più comuni di sciatica viene dal bacino. Rotazioni del bacino sono molto comuni ma possono provocare dei cambiamenti importanti nel normale movimento di tutta la colonna vertebrale. Questo spesso porta ad un’alterazione della distribuzione dei carichi e quindi a lungo termine ad un possibile infortunio di un disco vertebrale.
Una disfunzione del bacino può provocare dolore ad una gamba anche in assenza di ernie discali. Questo in quanto una rotazione del bacino crea un disequilibrio della tensione e del tono dei muscoli delle gambe causando dolore.
E’ infatti molto importante cercare di capire il prima possibile se il dolore alla gamba è causato da una una vera ernia del disco oppure da un altro fattore come una particolare rotazione del bacino, una malocclusione, un problema muscolare etc etc. Con il metodo sviluppato alla Sanrocco, siamo in grado di andare a “scavare” verso la causa evitando anche così al paziente terapie che non sono mirate per quel particolare problema.
Quindi abbiamo elencato alcune delle cause che possono portare allo sviluppo di un dolore sciatico però dobbiamo sempre tenere in considerazione quando un disco è davvero danneggiato o infiammato = Hot Disc quando il disco si gonfia (e lo si capisce andando in bagno, ridendo, tossendo, starnutendo, perchè si ha dolore). La terapia migliore è mettere subito del ghiaccio, per dieci minuti sì e per un’ora no, per tre giorni di fila. Così facendo il disco si sgonfia, dando immediato benessere.
Invece quando il disco vertebrale è danneggiato la priorità del trattamento del Metodo Sanrocco sarà sul disco stesso e gli strutture intorno. Infatti il trattamento si concentrerà inizialmente nel ridurre l’infiammazione e ridurre la potenziale pressione del disco interessato sulle radici dei nervi spinali (verificandone l’integrità neurologica) e successivamente alla correzione delle disfunzioni articolari e della funzione muscolare di stabilizzazione.
Il corpo ci da informazioni nascoste che vengono spesso tralasciate ma ci rivelano importanti aspetti del problema stesso. Per esempio, con il nostro metodo affrontiamo in modo diverso un dolore sciatico alla gamba sinistra da uno destro, prendendo accorgimenti diversi per i due casi. Infatti una sciatica sinistra potrebbe indicare un coinvolgimento di un problema emotivo (nascosto) mentre una sciatica destra un disequilibrio strutturale, chimico e nutrizionale.
Tutte queste piccole informazioni consentono di creare un approccio molto mirato per ogni paziente. I nostri pazienti non sono macchine e i loro corpi non reagiscono come macchine. Ogni persona è diversa da una altra e anche le loro reazioni differiscono; per questo che alla Sanrocco cerchiamo di indagare a fondo per poter ristabilire la funzionalità del sistema nervoso del paziente e del suo corpo.
Interessato a maggiori informazioni? Chiama Sanrocco Como 031574444, Reggio Emilia 0522511211 o Sondrio 3496253093