Ti diamo il benvenuto in questo articolo: qui vogliamo farti conoscere la chiropratica attraverso numeri, dati e informazioni derivanti da fonti autorevoli:

Entrambe queste due istituzioni accolgono tra i loro membri l’AIC, l’Associazione Italiana Chiropratici.

Cominciamo!

Quanti chiropratici praticano in Europa? E in Italia?

Secondo il documento stilato dall’ECU The Status of Chiropractic in Europe, in Europa ci sono più di 6.000 dottori chiropratici attivi; e sono 400 i chiropratici in Italia. Stiamo parlando solo ed esclusivamente di professionisti e professioniste che hanno ricevuto un’istruzione secondo standard accettati a livello internazionale. A questo proposito, ci interessa fare un approfondimento: a differenza di quanto avvenuto in altri Paesi europei e non, in Italia la chiropratica è stata legalmente riconosciuta come professione sanitaria ma, a oggi (dicembre 2021), non sono stati emanati decreti attuativi per regolamentare un curriculum di studi e per istituire, di conseguenza, un registro professionale dei chiropratici.

Questo significa che, purtroppo, possono esserci “chiropratici improvvisati”, persone che si sono formate attraverso corsi che non rispettano gli standard di qualità dettati da più enti a livello internazionale, compresa l’OMS e il Council on Chiropractic Education International (CCEI). Allora, come capire a chi affidarsi? Bisogna indagare sulla formazione dei professionisti a cui hai intenzione di rivolgerti. Una scorciatoia? Puoi trovare il chiropratico più vicino a te nella sezione “Trova chiropratico” sul sito dell’AIC. Qui ci sono tutti i chiropratici membri dell’AIC: ricorda che l’associazione accetta tra i suoi membri solo chiropratici che “hanno conseguito una specifica Laurea Magistrale con 5 anni di frequenza obbligatoria presso College e Università riconosciute internazionalmente e in linea con i severi standard sulla formazione Chiropratica nel mondo”.

La formazione dei chiropratici in Europa e la garanzia di qualità

I corsi di laurea in chiropratica vengono accreditati dall’ECCE, European Council on Chiropractic Education, agenzia aderente al CCEI, garante della qualità dell’istruzione e della formazione chiropratiche in Europa; affinché un corso di laurea venga riconosciuto dall’ECCE, l’ente che lo propone deve dimostrare di rispondere a determinati standard. L’accreditamento ha una durata massima di 8 anni. 

Insomma, il punto è questo: non tutti i corsi sono uguali. E questo tipo di sistema è il modo in cui la comunità chiropratica cerca di farsi garante di qualità, di sicurezza e di efficacia. Speriamo che presto la formazione chiropratica venga regolamentata dalla legge in tutti i Paesi in cui questa disciplina è stata riconosciuta e che vengano istituiti dei registri professionali.

Per quali condizioni viene raccomandata la chiropratica nel mondo

La chiropratica è indicata per una lunga serie di problematiche. Alcune di queste sono condizioni che affliggono la maggior parte della popolazione in modo acuto o cronico:

  • il mal di schiena;
  • il dolore al collo (che nei Paesi sviluppati è la seconda causa di disabilità muscoloscheletrica dopo il mal di schiena);
  • il mal di testa.

Queste condizioni, spesso trattate solo con l’ausilio di farmaci e senza che si riesca a rintracciare una causa scatenante, possono essere gestite con tecniche chiropratiche in combinazione con altri approcci.

Vuoi saperne di più su questa disciplina? Contattaci: saremo felici di rispondere alle tue domande.

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